In via Ruggiero Settimo, il cioccolato diventa la materia prima per la creazione di autentiche sculture ideate dalla fantasia di Simona Solbiati, che si è imposta sulla scena cittadina e nazionale come un punto di riferimento per la creazione di “chicche” come La Casa di Babbo Natale, realizzata con quasi 2 kg di fine cioccolato belga; o come La Giostra di Natale, 1,6 kg di cioccolato, che prima di essere degustata (opzione sempre possibile, se non ci si vuole limitare all’ammirazione dell’opera) può rappresentare un centro tavola di elevata tentazione per il pranzo di Natale o per la cena della Vigilia.
Queste due “opere” fanno parte della linea dedicata al Natale di Solbiati, attiva nella sua bottega fin dal 2009. Prima di affrontare le variazioni sul tema del “cibo degli dei”, Simona affiancava il padre nell’azienda di famiglia che produceva tessuti, esperienza fondamentale nella sua formazione per sviluppare la vena creativa che oggi contraddistingue questa sorta di “architetto” del cioccolato. “Non avrei mai pensato che i miei studi mi avrebbero aiutato a creare dolci, ma anche quando si lavora il cioccolato bisogna confrontarsi con forma, volume, composizione, proporzioni, colori e texture in modo corretto. La giusta combinazione di tutti questi fattori mi permette di dar vita a creazioni ben equilibrate”, afferma oggi Solbiati.
Il marchio di fabbrica di Solbiati è il fatto a mano. Partendo da materie prima di alta qualità, tutte le lavorazioni sono artigianali, dalla pralineria alla produzione di soggetti di cioccolato. La prima, concepita come la concretizzazione di “piccole emozioni”, segue regole antiche: ganache a base di panna e burro, prive di conservanti chimici e con esclusivo ricorso agli aromi naturali. Il ciclo produttivo dura tre giorni: si parte dalla preparazione dei ripieni per poi aspettare la cristallizzazione e infine procedere con il taglio, la copertura e la decorazione a mano. Quanto alle sculture, sono realizzate partendo da tre tipi diversi di cioccolato (fondente, al latte e bianco) per sfruttare le differenze di colore e creare contrasti cromatici che mettano in evidenza le varie parti della figura. Il tocco finale è fatto con alcune pennellate di colore alimentare che danno “vita” ai dettagli.
L’acquisto può essere effettuato anche online, attraverso la piattaforma di e-commerce del sito aziendale, con consegna a Milano e nell’hinterland. I prezzi? Sei addobbi natalizi sono in vendita a 42 euro, per una confezione di 25 praline la richiesta è di 25 euro, la cappelliera di Natale è invece proposta a 90 euro. Il pezzo più costoso è proprio la casetta di Babbo Natale, per la quale occorre sborsare 180 euro.