L’Università Statale di Milano ha affidato a Lendlease l’opera di progettazione, costruzione e gestione del nuovo campus di Mind, in area Expo. “Il bando di gara di project finance era stato pubblicato nell’estate del 2019, con scadenza a dicembre dello stesso anno”, ricorda la nota dell’Università.
La società di infrastrutture si è aggiudicata la gara con un progetto da 338 milioni, per una concessione della durata di 30 anni. Il contributo pubblico sarà di 158 milioni di euro, di cui 135 milioni di stanziati nell’ambito del ‘Patto per la Lombardia’ e 23 milioni coperti con fondi dell’Ateneo.
Il nuovo campus si estende su oltre 190mila metri quadrati e ospiterà una comunità di oltre 23mila persone, di cui 18mila studenti. L’avvio delle attività di progettazione esecutiva è prevista nei primi mesi del 2021, con completamento dell’opera entro il 2025.
Intanto, è allo studio un piano per evitare che il trasferimento delle facoltà scientifiche dell’Università Statale nell’area Expo possa togliere vita al quartiere di Città Studi. Il progetto ipotizzato nel 2017, che avrebbe coinvolto Politecnico, Università Bicocca e Agenzia del Demanio, che sarebbero dovuti subentrare negli spazi rimasti vuoti dopo il trasferimento, non è mai stato portato avanti.
Il nuovo progetto allo studio, per il quale serviranno 170 milioni di euro di investimento nei prossimi 2-3 anni e per il quale si cercano ancora partner per una collaborazione pubblico/privato, prevede la realizzazione di un polo digitale di Città Studi e la dismissione di meno spazi rispetto a quelli previsti.
La Statale sarà distribuita, dunque, su tre poli: Mind, Città Studi e il centro città con le torri di Magistretti e Soro, quelle che oggi ospitano la Facoltà di Biologia, in via Celoria.
Nel dettaglio, il progetto prevede che le torri siano convertite a studentati e che la nuova funzione forte di Città Studi coincida con il nuovo polo di formazione e ricerca computazionale per le Scienze biomediche che punta ad aprire in via Golgi, nell’edificio noto come ‘Balena Bianca’, e che dovrà rappresentare un ponte con il nuovo campus nel Mind, diventando “il gemello digitale di Mind dove i risultati della ricerca possano raggiungere Città Studi in tempo reale tramite tecnologie 5G per creare – si precisa nella nota diramata dalla Statale – un ‘data lake’ virtuale (un ambiente di condivisione immediata di informazioni, ndr) dove tutti i dati generati possano essere armonizzati in termini di linguaggio, mantenuti in modo sicuro e accessibile per la rielaborazione da parte dei ricercatori sia di Mind sia di Città Studi”.