Per la ripresa dei traffico aereo e passeggeri bisognerà aspettare con ogni probabilità il 2024. Nel frattempo, i dati sul traffico passeggeri sono impietosi. Secondo gli ultimi dati diffusi da Sea, il gestore degli scali milanesi di Linate e Malpensa, il traffico passeggeri è arrivato a toccare un calo del 92% a novembre, un dato ben peggiore rispetto al -77% di ottobre e -71% di settembre. In attesa della campagna generalizzata di vaccinazioni per il Covid-19, i due scali milanesi provano a far ripartire i voli e le lunghe tratte, fortemente penalizzate dalla pandemia e dalle quarantene imposte per chi viaggia in stati a rischio. A fine novembre è decollato il primo volo Covid free diretto a Nanchino e operato da Neos, l’unico collegamento attualmente attivo tra l’Italia e la Cina. Per poter salire sull’aereo sono previsti tamponi molecolari e sierologici da effettuare entro le 48 ore precedenti al volo e richiesti dalla normativa cinese. A questi è stato aggiunto un tampone rapido cui i passeggeri si sono sottoposti durante il check-in. Se è negativo si sale a bordo, altrimenti si procede con un test molecolare e l’isolamento. Una volta atterrati a Nanchino, è previsto un ultimo tampone che possa riconfermare la negatività dei passeggeri al Covid-19. Il primo volo operato dalla compagnia aerea del Gruppo Alpitour è decollato al completo, ovvero con il 75 per cento dei posti occupati.
Sarà questo il futuro dell’aviazione civile in epoca Covid-19? È molto probabile che il meccanismo venga esteso anche ad altre tratte, o quanto meno è l’auspicio di Sea. “I test prima del volo sono uno strumento fondamentale per sostenere il traffico aereo, soprattutto quello intercontinentale, finché sarà necessario convivere con il virus. Il volo di Neos è un primo risultato importante”, ha dichiarato Armando Brunini, amministratore delegato di Sea. “Un altro passaggio fondamentale sarà la creazione di corridoi sanitari tra Stati che garantiscano voli Covid-free e diminuiscano la necessità di quarantene. Questa operazione è più complessa e irrealizzabile senza il supporto dei Ministeri competenti, con i quali siamo già in contatto da settembre”. Già a Linate sono attivi voli Covid free verso Fiumicino che prevedono che l’imbarco sui due voli indicati sia permesso soltanto ai passeggeri che presenteranno al gate d’imbarco una certificazione di esito negativo di un tampone molecolare o di un test antigenico effettuati nelle 72 ore precedenti all’imbarco, e a coloro che si sottoporranno al test antigenico rapido in aeroporto, ottenendo entro 30 minuti una certificazione di negatività al Covid-19.
Secondo quanto sottolineato a Business of Milan da Alessandro Fidato, chief operation officer di Sea, “nei due scali milanesi sono stati effettuati oltre 5mila tamponi sui passeggeri proveniente dai Paesi a rischio e solo lo 0,6% è risultato positivo”.
Nel futuro, tuttavia, nonostante la ripresa sia prevista nell’arco di tre o quattro anni, lo scenario dei viaggi potrebbe cambiare rispetto all’era pre Covid. In un recente intervento sulla rivista Airport World, la rivista di Aci (Airport Council International), Armando Brunini, CEO e general manager di Sea, ha dichiarato che una volta superata l’attuale emergenza: “I viaggi di piacere riprenderanno mentre i viaggi d’affari diminuiranno in modo permanente e i passeggeri rimarranno attenti alla salute per sempre”.