Si è svolta ieri, nel giorno di Sant’Ambrogio, la tradizionale cerimonia di consegna delle benemerenze civiche del Comune di Milano. Causa Covid, diversamente dagli scorsi anni, la cerimonia non si è tenuta al Teatro Dal Verme bensì nella Sala Alessi di Palazzo Marino, da dove è stata trasmessa in streaming sul sito del Comune. Il sindaco Giuseppe Sala, che a conclusione della cerimonia ha annunciato la sua ricandidatura alle comunali del 2021, ha premiato, insieme al presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè, all’ufficio di presidenza e ai capigruppo, i 39 vincitori dell’edizione 2020.
Tra gli assegnatari delle 15 Medaglie d’Oro figurano Chiara Ferragni e Fedez, per il loro impegno in particolare nei primi mesi della pandemia, quando la coppia da oltre 33 milioni di follower aveva lanciato una raccolta fondi per l’ampliamento in tempi record del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele. A questo risultato si è aggiunta la partecipazione in veste di volontari all’iniziativa ‘Milano Aiuta’.
Ambrogino d’oro anche ad Ambrogio Beccaria, velista di classe mondiale; Cosima Buccoliero, direttrice del carcere di Bollate; Sergio Escobar, ex direttore del Piccolo Teatro; Antonietta Romano Bramo, partigiana nota con il nome di battaglia di ‘Fiamma’; il cantautore Fabio Concato; suor Anna Monia Alfieri, religiosa delle Marcelline referente Scuola per l’Unione dei Superiori Maggiori d’Italia; Loredana Bulgarelli, deportata ad Auschwitz; Elisabetta Dejana, biologa cellulare esperta nello studio dei meccanismi che regolano lo sviluppo del sistema vascolare; Susanna Mantovani, professoressa ordinaria di Pedagogia generale e sociale all’Università Bicocca; Vincenzo Maria Mazzaferro, chirurgo e oncologo che ha elaborato le linee guida per i trapianti di fegato per tumore; Gigi e Gabriella Pedroli, che hanno fondato il Centro dell’Incisione; il produttore artistico Claudio Trotta; Emanuele Ernesto, presidente dell’associazione Famiglie Separate Cristiane; Giorgio Vittadini, professore di Statistica metodologica all’Università Bicocca, nonché fondatore e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
La Grande Medaglia d’Oro alla Memoria è spettata, invece, agli operatori sanitari caduti sul lavoro per il Covid-19, i tanti che “hanno combattuto contro un nemico invisibile, imprevedibile, sconosciuto. Lo hanno affrontato con coraggio e abnegazione, mettendo a rischio se stessi per salvare gli altri e cadendo vittime di quello stesso male. Non c’è gratitudine più forte di quella verso il soccorritore che perde la vita mentre compie il proprio dovere, salvare l’esistenza di un altro essere umano in pericolo”, si legge nelle motivazioni. Insieme a loro, un ricordo è stato rivolto anche ai due tassisti Giuseppe Allegri e Mauro Resmini, oltre che a Cristina Cattafesta, attivista per i diritti delle donne, e al giornalista di Radio Popolare Raffaele Masto.