L’emergenza Covid-19 ha già fatto gelare il mercato immobiliare milanese. Il lockdown ha bloccato rogiti e traslochi sia per le piccole transazioni, sia per le operazioni dei grandi player stranieri. Per il residenziale a Milano si parla di una contrazione delle transazioni nell’ordine del 30-35% nel 2020. La stima arriva dal presidente di Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) Enzo Albanese sulle colonne del Corriere della Sera, da cui si apprende, inoltre, che, in questo modo, si tornerebbe ai volumi di cinque anni fa.
Secondo il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia, interpellato dal Corriere, “le compravendite su Milano città, l’anno scorso, sono state 25mila; se per la fine dell’anno arriveremo a 17mila potremo parlare di un miracolo. E il mercato dovrà fare anche i conti con le preoccupazioni dei potenziali acquirenti, in primis il lavoro, che diventeranno molto più cauti prima di comprare un appartamento”. Ancora più significativo il calo degli investimenti da parte dei big player esteri. Secondo il presidente di Scenari Immobiliari, le loro operazioni in città e provincia, l’anno scorso, valevano circa 5,5 miliardi, ma nel corso del 2020 dovrebbero diminuire del 50% per poi assistere a un lento recupero.
Il lockdown gela le compravendite immobiliari
